CORSO BASE DI IDROKINESITERAPIA METODO A.S.P Milano
Luogo svolgimento corso: Sede da Definire
Requisiti partecipazione: Laurea in Fisioterapia, TNPEE e studenti III anno
Crediti ECM: 50
Durata del corso: 70 ore
Max partecipanti: 20
Costo: € 1.700 (Professionisti) – € 1.350 (Studenti 3°anno CdL)
Docente: Dr. Fulvio Cavuoto
OBIETTIVO FORMATIVO CORSO BASE IDROKINESITERAPIA
Il corso si propone di formare professionisti altamente specializzati In Idrokinesiterapia tramite la conoscenza del Metodo A.S.P. (Approcciio Sequenziale e Propedeutico).
Attraverso la logica del metodo miriamo a dare una visione completa della materia, sia nei contenuti tecnici, sia gestionali che di marketing.
DATE DI SVOLGIMENTO DEL CORSO
- 05-06 Maggio 2025
- 17-18 Maggio 2025
- 31 Maggio e 01 Giugno 2025
- 14-15 Giugno 2025
PER l’ISCRIZIONE cliccare QUI
Segreteria organizzativa : NEW MASTER Roma via C.Colombo, 112 – 00145 Roma
Tel: 06 51600 107 – 06 51435 310
Fax: 06 51 882 444
Email: infosito@newmaster.it – direzione@newmaster.it
PROGRAMMA DEL CORSO
Primo modulo: introduzione all’idrokinesiterapia in Ortopedia e Neurologia
Sabato ore 8,30 – 13-30
TEORIA
– Scopi e Finalità
– Breve storia
– Leggi fisiche
– Indicazioni e controindicazioni nell’idrokinesiterapia
– Le regole del Metodo A.S.P. in Idrokinesiterapia e la sua logica di applicazione pratica
– Impianti terapeutici
– Video con esempi di diverse forme di autonomie nei trasferimenti in ambito neurologico e traumatologico ortopedico
Sabato ore 14,00 – 18-30
PRATICA con modalità role playing
– Simulazione disabilità gravi con dimostrazione tecnica da parte del docente delle diverse modalità di accesso al piano vasca (discese e salite varie di pazienti deambulanti e non) sia in pazienti neurologici che esiti di interventi chirurgici/ortopedici
– Esempi di gestione negli ingressi in acqua negli esiti di patologie neuro.muscolo.scheletriche
– Uso degli ausili
– Manualità in acqua
– Tecniche di prese e mobilizzazione secondo il metodo A.S.P.
– Mobilizzazioni della colonna (con la resistenza idrodinamica e ausili)
Domenica ore 8,30 – 13-00
TEORIA
– L’altezza del livello dell’acqua e la sua importanza
– Ruolo della temperatura dell’acqua
– Aspetti psicologici negli esiti di patologie gravi
– Modalità di approccio e relazione al paziente alla proposta di entrare in acqua Cenni di PNL (Programmazione Neurolinguistica per i pazienti)
– Marketing per l’idrokinesiterapia
– La valutazione in acqua secondo il Metodo A.S.P.
– Managment nell’organizzazione e gestione del servizio di Idrokinesiterapia
Analisi della normativa inerente la pratica dell’IKT in Italia
Domenica ore 14,00 – 18-00
PRATICA con modalità role playing
– Procedure in acqua nella fase di approccio:
– L’ambientamento assistito
– L’acquaticità in progressione e le variazioni di assetto
– La valutazione in acqua di colonna, arti superiori e arti inferiori
– Le mobilizzazioni in acqua degli arti superiori e inferiori (con spinta idrostatica e resistenza idrodinamica)
– Assegnazione di casi clinici virtuali a piccoli gruppi di lavoro in modalità esperienziale per sviluppare le proprie abilità di problem solving
Secondo modulo: l’idrokinesiterapia in ortopedia e nello sport
Sabato ore 8,30 – 13-30
TEORIA
– Pazienti con patologie muscolo-scheletriche e post chirurgiche
– La globalità del metodo A.S.P. nelle patologie muscolo-scheletriche
– La rimessa in carico progressiva
– La Propriocettività in acqua
– La deambulazione in acqua : vantaggi e limiti
– L’ASP in Traumatologia chirurgica e non dell’arto inferiore esiti di :
Patologie di anca
Patologie di ginocchio
Patologie di caviglia
Pazienti amputati
– Visione di foto e video di trattamenti in acqua con analisi e discussione di casi clinici
Sabato ore 14,00 – 18-30
PRATICA con modalità role playing e dimostrazioni tecniche da parte del docente
– Rimessa in carico progressiva, tecniche di sblocco articolare, di rinforzo, di controllo sul dolore articolare
– La propriocettività in acqua (CCC e CCA)
– Sequenze di lavoro in acqua per gli esiti di patologie muscolo-scheletriche dell’arto inferiore:
sequenze per Anca, Ginocchio, Caviglia.
– Assegnazione di casi clinici virtuali a piccoli gruppi di lavoro in modalità esperienziale per sviluppare le proprie abilità di problem solving
Domenica ore 8,30 – 13-00
TEORIA
L’ASP in Traumatologia chirurgica e non esiti di :
– patologie della spalla: esiti di interventi, di fratture, di capsulite adesiva
– patologie del rachide: il dolore vertebrale di origine meccanica e muscolare
– Visione di foto e video di trattamenti in acqua con analisi e discussione di casi clinici
L’ASP in Reumatologia esiti :
– patologie reumatologiche
– paziente geriatrico
– modalità di gestione di piccoli gruppi di pazienti anziani in acqua
– Visione di foto e video di trattamenti in acqua con analisi e discussione di casi clinici
Il Metodo ASP Nello sport:
– Vantaggi e modalità applicative, organizzative e gestionali dell’idrokinesiterapia negli esiti di traumatologia sportiva
– Attività motoria in acqua atta al ripristino dei diversi gesti atletici e modalità di autotrattamento dell’atleta
Domenica ore 14,00 – 18-00
PRATICA con modalità role playing e dimostrazioni tecniche da parte del docente
Sequenze di lavoro in acqua per esiti di :
– patologie della colonna
– patologie di spalla ed esiti di interventi chirurgici
Sequenze di lavoro in acqua per la prevenzione dei rischi di caduta nel paziente geriatrico
Assegnazione di casi clinici virtuali a piccoli gruppi di lavoro in modalità esperienziale per sviluppare le proprie abilità di problem solving
Terzo modulo: L’idrokinesiterapia nelle lesioni midollari e approfondimento delle patologie di spalla (in ortopedia e neurologia)
Sabato ore 8,30 – 13-30
TEORIA
– Il Metodo A.S.P. applicato alle mielolesioni
– Finalità del lavoro in acqua nelle lesioni midollari complete
– La valutazione in acqua e a terra nelle mielolesioni
– Descrizione con visione di video e immagini delle principali sequenze di lavoro in acqua mirate al rinforzo muscolare e al controllo propriocettivo tronco e bacino
– Visione di foto e video di trattamenti in acqua con analisi e discussione di casi clinici
Sabato ore 14,00 – 18-30
PRATICA con modalità role playing:
Dimostrazioni tecniche da parte dell’insegnante e prove pratiche fra allievi relative alle:
– Sequenze di lavoro in acqua per il rinforzo muscolare e il controllo propriocettivo del tronco e bacino riferite al paziente mieloleso
– Assegnazione di casi clinici virtuali a piccoli gruppi di lavoro in modalità esperienziale per sviluppare le proprie abilità di problem solving.
Domenica ore 8,30 – 13-00
TEORIA
– Procedure in acqua della fase di Approccio:
– L’ambientamento assistito, e l’acquaticità in progressione nelle lesioni gravi
– Scale di valutazione ANIK mirate alla gestione delle autonomie residue e al comportamento in acqua negli esiti di lesione del paziente neuroleso
– Lesioni midollari incomplete: la rimessa in carico progressiva con il Metodo A.S.P.
– Esempi di applicazione sui pazienti con mielolesione
– Il nuoto negli esiti di mielolesioni
– Esiti di polineuropatie di lesioni del SNP, di Spina bifida e mielomeningocele
– Visione di foto e video di trattamenti in acqua con analisi e discussione di casi clinici
Domenica ore 14,00 – 18-00
PRATICA con modalità role playing:
Dimostrazioni tecniche da parte dell’insegnante e prove pratiche fra allievi relative alle:
– Sequenze di lavoro in acqua relative alle lesioni midollari incomplete: la rimessa in carico progressiva con il Metodo A.S.P.
– Sequenze di lavoro in acqua per il rinforzo muscolare e il controllo propriocettivo dell’arto superiore paretico nelle lesioni del S.N.P: paralisi del plesso brachiale da trauma e paralisi ostetriche
– Assegnazione di casi clinici virtuali a piccoli gruppi di lavoro in modalità esperienziale per sviluppare le proprie abilità di problem solving
Quarto modulo: idrokinesiterapia nelle paralisi cerebrali e in neuropsicomotricità
Sabato ore 8,30 – 13-30
TEORIA
– Introduzione alle Cerebrolesioni e cerebrodisfunzioni.
– Principali esiti disfunzionali nel paziente adulto neurologico.
– Il metodo ASP nelle teraparesi e diparesi spastiche.
– Come gestire l’ipertono in idrokinesiterapia
– Il metodo ASP e i disturbi dell’equilibrio (atassia e atetosi)
– Visione di foto e video di trattamenti in acqua con analisi e discussione di casi clinici
– Assegnazione di casi clinici virtuali a piccoli gruppi di lavoro in modalità esperienziale per sviluppare le proprie abilità di problem solving
Sabato ore 14,00 – 18-30
PRATICA con modalità role playing e dimostrazioni tecniche da parte del docente
– Tecniche in idrokinesiteraapia relative all’ ipertono generalizzato.
– Sequenze di lavoro in acqua relative al trattamento del paziente adulto con ipertono generalizzato: diparesi e tetraparesi spastica.
– Sequenze di lavoro in acqua relative al trattamento del paziente adulto con disturbi dell’equilibrio: atassia.
– Dimostrazioni tecniche e modalità applicative delle sequenze di lavoro respiratorie più idonee al trattamento in acqua di pazienti con disturbo di coordinazione motoria.
Domenica ore 8,30 – 13-00
TEORIA
– Il metodo ASP nel paziente emiplegico.
– Obiettivi e modalità del trattamento in acqua del paziente con esiti invalidanti di sclerosi multipla
– Principali obiettivi e trattamento in idrokinesiterapia del paziente con morbo di Parkinson
– Obiettivi e modalità del trattamento in acqua del paziente con esiti di miopatia
– Visione di foto e video di trattamenti in acqua con analisi e discussione di casi clinici
– Motivazione, priorità e finalità dell’idrokinesiterapia del paziente con esiti di paralisi cerebrale infantile
– L’A.S.P. nella neurosicomotricità in acqua: il bilancio psicomotorio globale.
– Analisi e scelta dei criteri di valutazione e delle attività ludiche-riabilitative da proporre in acqua a pazienti in età evolutiva.
– La concretezza del trattamento in acqua negli esiti di paralisi cerebrale infantile.
– A.S.P e ipovedenti: modalità di lavoro in idrokinesiterapia.
– Le barriere percettive e i ciechismi
Domenica ore 14,00 – 18-00
PRATICA
– Ricerca dell’assetto in acqua e scelta degli ausili finalizzata alla riduzione dell’ipertono e al recupero e/o abilitazione del gesto cognitivo e funzionale
– Sequenze di lavoro in acqua relative al trattamento del paziente adulto con emiplegia
– Obiettivi e strategia riabilitativa nella gestione dell’ipertono del paziente emiplegico
– Esperienze e analisi fra allievi del vissuto motorio in acqua in modalità di deprivazione sensoriale : sentire l’acqua sul corpo
– Assegnazione di casi clinici virtuali a piccoli gruppi di lavoro in modalità esperienziale per sviluppare le proprie abilità di problem solving,con annesso esame di valutazione pratica.
Idrokinesiterapia
Approccio Sequenziale e Propedeutico
Il corso si finalizza nell’ insegnamento di una attività di qualificazione specifica per Fisioterapisti e TNPEE nell’ambito dell’Idrokinesiterapia. I partecipanti al corso riceveranno tutte le nozioni teorico – pratiche necessarie per trattare, in acqua, gli esiti delle principali patologie neurologiche alla luce delle attuali indicazioni del SNS che vuole sempre di più un percorso riabilitativo che sia globale , adattabile , funzionale e proteso al sociale.
La Riabilitazione in acqua o Idrokinesiterapia nell’ambito delle indicazioni terapeutiche è sempre piùricercata grazie alla reale possibilità di poter ottimizzare le potenzialità motorie residue atte a raggiungere risultati altrimenti inaspettati.
Il setting terapeutico dell’acqua è strumento sia di valutazione che di riabilitazione rivolto agli esiti delleprincipali patologie neuromotorie ed ortopedico-traumatologiche. L’indicazione al trattamento di idrokinesiterapia nasce proprio dalla valutazione funzionale del paziente, dalla considerazione dello stato fisico generale (ad esempio in pazienti con cardiopatie scompensate) e dalle fondamentali avvertenze che il fisioterapista o Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva (TNPEE) dovrà conoscere nella gestione oltre che riabilitativa, anche logistica nei confronti del paziente e dell’ambiente in cui opera.
L’Idrokinesiterapia secondo il metodo A.S.P. (Approccio Sequenziale e Propedeutico) come strumento riabilitativo offre il vantaggio principale di poter associare le proprietà fisiche dell’acqua, soprattutto la possibilità di poter ricreare un ambiente microgravitario, alle potenzialità motorie evocabili con la pratica ed applicazione dei più comuni metodi riabilitativi, favorendo processi di apprendimento e possibilità di reclutamento di fibre motorie, lavoro percettivo e di equilibrio in un unico armonioso processo che solo l’ambiente microgravitario e l’attento lavoro seguito dal fisioterapista o Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva (TNPEE) in acqua possono ottimizzare.
Alla luce di quanto sostenuto, dei numerosi risultati fino ad oggi raccolti grazie alla rete di collaborazione creata dall’ANIK (Associazione Nazionale Idrokinesiterapisti) sia in Italia sia all’Estero ed ancor di più in virtù delle nostre quotidiane esperienze, possiamo affermare quanto l’uso dell’ambiente acqua in termini riabilitativi, possa essere determinante al fine di evocare movimenti e funzioni, dimenticati, persi o mai avuti.
Obiettivi Terapeutici
- Recupero funzionale
- Recupero analitico
- Recupero psicomotorio
- Miglioramento della Funzionalità respiratoria
- Miglioramento della Funzionalità cardio-circolatoria
- Miglioramento della Funzionalità vescicale e intestinale
L’Attività di riabilitazione in acqua, deve essere intesa come uno strumento in mano ad un Fisioterapista e/o Terapista della Neuropsicomotricità dell’età evolutiva (TNPEE) specializzato, che sfrutterà le proprietà fisiche di tale elemento, (in primis la possibilità di operare in un ambiente in parziale assenza di gravità) attraverso “esercizi terapeutici”.
Il Fisioterapista ed il Neuropsicomotricista, al termine del corso saranno in grado di apportare risultati palpabili in diversi apparati:
1) APPARATO RESPIRATORIO: attraverso esercizi di training respiratorio, di controllo della espirazione appena sotto la superficie con presa di coscienza della quantità di aria espirata, il reclutamento dei muscoli diaframmatici ed intercostali con “esercizi terapeutici” specifici, etc, etc.
2) APPARATO LOCOMOTORE: Oltre a quello già detto in relazione al recupero del movimento attraverso l’esecuzione di particolari “esercizi terapeutici” si lavorerà sul raggiungimento della posizione verticale con appogio graduale sulle ginocchia o sui piedi nei pazienti con lesione spinale, anche se non percepito bene o affatto, permette un carico parziale sulle articolazioni, soprattutto coxofemorale, che ostacola i processi di decalcificazione ossea
3) APPARATO UROLOGICO: la possibilità che offre l’ambiente acquatico e subacqueo di poter cambiare spesso e velocemente posizione e passare ad esempio dal galleggiamento prono a quello supino verso la posizione verticale e viceversa, influisce positivamente attaverso un non sempre percepibile lavoro dei muscoli del torchio addominale, ma volontario se non altro sull’aspetto ideomotorio nelle lesioni spinali, sulla minzione e la defecazione.