Emofilia e riabilitazione in acqua
L’obiettivo di questo lavoro è quello di fare informazione a vantaggio di questa categoria di pazienti molto spesso trascurati o “mal trattati” poiché l’emofilia è una patologia di cui pochi hanno sentito parlare.
CENNI SULL’EMOFILIA
L’emofilia è una malattia a trasmissione ereditaria in cui vi è una ridotta o assente produzione di determinati fattori della coagulazione.
Le sue manifestazioni tipiche sono emorragie in una qualunque sede del corpo, in prevalenza emartri ed ematomi ed in minor misura a livello del sistema nervoso centrale.
Le possibilità di cura sono affidate principalmente alla somministrazione endovenosa di concentrazioni del fattore della coagulazione carente; grazie a questa, attualmente un emofilico curato in modo adeguato può avere una vita completa e perfettamente normale.
Le articolazioni più frequentemente colpite da emorragie sono ginocchia, caviglie e gomiti, questo perché si tratta di articolazioni con un grado di movimento e perché non sono circondate da muscolo protettivo.
Viste le caratteristiche generali dell’emofilia è ora necessario sottolineare il ruolo della fisioterapia nel trattamento di questi pazienti.
Il fatto che nonostante si tratti di pazienti “delicati” sui quali l’intensità delle tecniche applicate richiede un dosaggio adeguato ed una manualità acquisita, questi pazienti hanno estremamente bisogno di essere trattati sia in fase acuta post-emorragica o postchirurgica, ma anche come mantenimento di libertà articolari ed elasticità tessutali che da soli non riuscirebbero a raggiungere.
Entrando quindi nello specifico dell’argomento, risulta semplice capire come l’acqua rappresenti l’ambiente ideale per questi soggetti poiché si tratta di un ambiente microgravitario che facilita l’attivazione neuro-muscolare ed essendo viscoso favorisce il rinforzo muscolare con uno sforzo di intensità adeguata all’apparato muscolo-scheletrico dell’emofilico.
OBIETTIVI RAGGIUNTI GRAZIE ALL’IDROKINESITERAPIA NEL PAZIENTE EMOFILICO POST-CHIRURGICO
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- Riduzione dell’edema e dell’ematoma postoperatorio: grazie all’azione pressoria svolta dall’acqua e alla temperatura della stessa;
- Miglioramento del R.O.M (Range Of Motion);
- Favorire il reclutamento muscolare;
- Recupero dello schema del cammino e della propriocettiva : a secco questi obiettivi sono limitati dalle condizioni degli altri distretti articolari, di frequente non ottimali;
- Migliorare la funzionalità respiratoria e cardio-circolatoria.
AUTORI
ANIK Associazione Italiana idrokinesiterapia, Roma